Tecniche per l’automassaggio nella riflessologia plantare

La riflessologia plantare è una terapia naturale che tramite la digitopressione va a stimolare il benessere psicofisico della persona.

Riflessologia plantare come farla da soli

Le 3 tecniche più efficaci per la riflessologia plantare auto praticata

La riflessologia plantare ha una caratteristica unica : è una tecnica facilmente autopraticabile.

Parliamo di riflessologia plantare:  questa volta per scoprire delle tecniche per l’  auto-massaggio.

Scopriamo insieme 3 tecniche di auto-massaggio che in pochi minuti ci permettono di riprendere contatto con i nostri piedi, di rilassarci e togliere la fatica e lo stress.

I piedi sono le nostre radici e ci portano in giro tutto il giorno, tutti i giorni. Spesso però non prestiamo molta attenzione a questa parte del corpo, li costringiamo dentro scarpe strette o con tacchi alti per tante ore, quando invece è molto importante averne una particolare attenzione.

Prima di iniziare è bene tenere a mente alcuni principi fondamentali per qualsiasi tecnica di massaggio: assicurarsi che le mani siano pulite e le unghie siano tagliate in maniera accurata.

Ricordarsi poi che i piedi sono una parte molto delicata e non sempre un pressione forte è la cosa più indicata.

Cercare sempre di ascoltarsi, ascoltare i propri piedi e cercare la giusta pressione che ci mette a nostro agio e ci fa stare bene.

E siamo pronti per cominciare.

Massaggio intuitivo:

Il massaggio intuitivo, come suggerisce il nome stesso, è quel massaggio che va dove ci “porta il cuore”, ovvero con un po’ di crema  o olio, massaggiare il piede in maniera intuitiva. Comodamente seduti su una sedia o una poltrona, prendere il piede tra entrambe le mani con la pianta rivolta in su ed esercitare degli sfioramenti più o meni energici su tutta la superficie. Cerchiamo di coinvolgere tutte le parti del piede e anche di “ascoltare” quelle parti che sono più bisognose di cure, cercando di capire se ci sono e dove sono i punti dolenti, oppure dei punti più duri e cominciando anche a sentire gli ispessimenti e i calli.

Una volta che ci sentiamo soddisfatti del massaggio e sentiamo il piede che ha ripreso vigore e si è riattivata la circolazione, possiamo passare all’altro cercando di ripetere più o meno le stesse mosse del primo e anche la medesima durata.

Massaggio defatigante.

Questo tipo di auto massaggio è molto rapido ma estremamente efficace, da effettuare al mattino prima di infilare le scarpe per uscire oppure alla sera prima di coricarsi.

Nella stessa posizione precedente, pianta del piede tra le mani, far eseguire al piede dei movimenti circolatori, coinvolgendo anche la mobilizzazione della caviglia, in un senso e nell’altro.

Muovere in senso circolare le dita del piede; piegare tutte le dita in avanti e indietro e infine strizzare il piede dall’alto al basso come se fosse un panno pieno d’acqua.

Una volta fatto tutto ciò, immaginare che dalla base delle dita partano delle linee immaginarie che scorrono in verticale per tutta la pianta del piede fino al tallone e molto lentamente, con il pollice scendere più volte lungo queste linee esercitando un po’ di pressione. Nello stesso modo immaginare cinque linee che tagliano il piede in senso orizzontale e attraversarle più volte con i pollici.

Concludete il massaggio sfregando con il palmo della mano aperta la parte laterale sia interna, sia esterna del piede.

Massaggio detossinante:

Questo tipo di auto massaggio proposto è quello più complesso dei tre che pressuppone un minimo di conoscenza dei punti riflessi sul piede. Ma niente paura! Andiamo ad illustrarli strada facendo.

Innanzi tutto è bene ricordare che il piede destro è associato alla parte destra del corpo e il piede sinistro alla parte sinistra.

Cominciamo con il riscaldare la pianta del piede facendo dei movimenti circolari su tutta la superficie; poi prendendo i piede tra le mani eseguiamo un movimento a “tergicristallo” su tutta la pianta, prima da un lato e poi dall’altro.

Continuiamo procedendo verso il tallone  sia nell’angolo interno che nelle linee successive. Questo massaggio ci permetterà di eliminare un sacco di tossine in quanto nella riflessologia plantare questa area corrisponde al rene, all’uretere e alla vescica. Con un buon massaggio sull’arco interno del piede, nella riflessologia plantare andremo a lavorare sull’apparato digerente. Siamo ancora al di sotto del piede non nelle zone laterali. Qui possiamo lavorare in riflessologia agendo sull’intestino crasso. La zona da automassaggiare è, per il trattamento di queste zone, sempre la pianta del piede..

Chi intende utilizzare la riflessologia plantare per un automassaggio di organi e ghiandole dovrà conoscere la loro precisa collocazione di riflesso sui piedi. I principali da conoscere sono:

  • Il fegato, che si trova sul lato destro del torace e dell’addome. Quindi l’area dei piedi che tratta il fegato è l’aspetto laterale del tuo piede destro.
  • La milza è sul lato sinistro delle tue costole, sotto il tuo cuore. Pertanto viene trattato dall’aspetto esterno o laterale del piede sinistro.
  • La testa si trova nelle dita del piede insieme a tutti gli organi sensoriali. La parte inferiore della schiena, il sacro, la vescica urinaria, i genitali e gli arti inferiori si trovano verso il tallone.
  • I reni si trovano nel centro della pianta del piede. Massaggiare questi punti in riflessologia plantare è molto utile per recuperare l’energia e alleviare sintomi come vertigini, mal di testa o insonnia.
  • Le dita dei piedi riflettono la testa e il collo. Massaggiare quindi questi punti in riflessologia plantare significa lavorare queste zone per attutire/prevenire tutte le problematiche che investono queste due parti del nostro corpo.

Buon massaggio!